Il popolo Azteco dominò il territorio del Messico per buona parte della storia del continente americano grazie alla loro forza militare e economica.
I guerrieri giaguaro
Le origini di questo popolo sono nomadi ma, attorno al XII secolo, gli aztechi decisero di diventare sedentari e costruire le prime città nell’America Centrale mescolando il proprio patrimonio genetico a quello delle più piccole tribù già presenti sul territorio.
La loro espansione fu cruenta e sanguinosa: la forza dei guerrieri aztechi sembrava inarrestabile e l’obiettivo era sempre quello di sottomettere le civiltà confinanti mettendo a ferro e fuoco i loro villaggi. Nella cultura azteca, morire in battaglia era simbolo di grande onore e per questo i soldati, invece di essere spaventati, cercavano lo scontro diretto e combattevano con furore e coraggio.
Società e tradizione
Tenochtitlan, capitale dell’impero, sorgeva sul lago Texoco immersa tra canali e giungla tropicale.
Le case dei cittadini comuni erano costruite in legno e spesso su palafitte. Le strutture cerimoniali e religiose erano grandi piramidi di pietra e rendevano le città imponenti e maestose.
L’impero non aveva un governo centrale ma consisteva di città stato con diversi gradi di indipendenza.
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